MINIERE

STORIA :

Chi puo' ormai sapere quali fatiche il popolo sardo ha sopportato durante lo sfruttamento minerario? Ancora qualche anziano ci mostra con un barlume di malinconia misto a dolore i luoghi dove si lavorava per uno stipendio del 30 percento piu' basso degli stipendi dei minatori del continente che tra l'altro risultavano essere i piu' bassi d'Europa. Lo sfruttamento risultava essere totale quando si pensi che il misero salario era preda del luogo di ritrovo, il cosidetto spaccio, che in mano ai padroni sfruttatori toglieva anche quel poco denaro ai minatori che spesso con il sangue riuscivano a guadagnarsi. Fin troppo presto le polveri respirate nelle gallerie riducevano gli operai a inutili strumenti che finivano con l'essere abbandonati a se stessi durante i pochi giorni di vita che rimanevano loro una volta ammalatisi di silicosi o altre malattie polmonari. A Buggeru nel 1900 e' nato il primo sciopero nazionale che mise a dura prova, fino alle dimissione, il Governo Giolitti. A prezzo della vita gli operai come Felice Littera, Salvatore Montixi, Giustino Pittau, diedero la forza al proprio popolo oppresso di lottare per i propri diritti, diritti fondamentali per il lavoratore di allora quali l'assistenza sanitaria, il controllo sulle cooperative di consumo ed il tanto sofferto contratto di lavoro.

Nessuno deve dimenticare cio' che e' stato costruito da questa gente, e se vi capitera' di trovarvi davanti ad una vecchia casa di minatori, in un vecchio vilaggio sperduto nelle splendide vallate, o davanti ad imponenti quanto abbandonati edifici adibiti a laverie e spettrali grotte simili a bocche pronte ad inghiottire nel loro ventre quegli esseri umani, rivolgete loro un pensiero perche' non sia dimenticato cio' che mani infaticabili hanno costruito per chi, senza alcun sentimento, si e' arricchito sulle loro povere anime.
Intorno al 1850, diverse compagnie minerarie svolsero intensi affari sui ricchi giacimenti metalliferi presenti nel territorio. Per oltre un secolo, il territorio è stato sottoposto ad un continuo depauperamento delle sue risorse ambientali. Boschi interi tagliati selvaggiamente per fare carbone, per approvvigionare la miniera di legname. Oggi che il disimpegno estrattivo ha portato alla chiusura dei cantieri minerari, crediamo doveroso rivolgere la nostra attenzione non solo al ripristino ambientale, ma anche alla conservazione e valorizzazione di quei siti minerari (vedi galleria Henry) che hanno scritto sulla roccia la storia dei nostri ultimi centocinquantanni.



   

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